buon Giorno a tutti cari
lettori!!..come di consueto sono in ritardissimo..ma comunque..eccomi qui..a
vostra disposizione!!
..allora..settimane un
po'..altalenanti..specialmente d'umore..il che mi ha reso difficile la scelta
del libro..insomma..alla fine ho optato per l'ennesimo fantasy messo da parte
per..chissà quale motivo..:D
ma insomma io sono cosi..:D
così mi sono detta..ma si
dai..proviamo..e il libro promosso per questa recensione è..Stryx-il marchio
della strega..(chissà perchè cerco sempre libri con titoli e sottotitoli..:P)
Dopo
aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a
ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella
minore, Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato
oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l'esistenza di Sarah e
degli ignari studenti del liceo di Salem. La vita scolastica si rivela fin da
subito molto più dura del previsto. L'unico apparentemente interessato a
conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigioazzurro, Scott, il solo ad
essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai
essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi
delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di
"S" posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano
pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo
oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.
Connie
Furnari è nata a Catania, il 6 Dicembre del 1976 e ha iniziato a inventare
storie non appena ha imparato a scrivere.
Si è
laureata in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto
perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in
modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe dell’infanzia.
Ha
vinto numerosi premi con le sue poesie e ha pubblicato racconti in diverse
antologie. Scrive per la rivista on line Fantasy Planet e aderisce a numerosi
siti letterari.
Da
sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e
dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre
ascolta musica classica.
Scrive
fiabe per bambini, fantasy, urban fantasy e paranormal romance.
Recensione:
allora..parto dicendo che
inizialmente mi sembrava un po'..sciatto. mi spiego: sapete quei libri per
ragazzini da 12-15 anni, che mentre leggi pensi "boh..chissà perchè ho
scaricato questo libro".
Insomma, non mi prendeva
molto, poi la storia tra Sarah, la strega buona, e Scott, il ragazzo figo
mortale della scuola, ignaro di tutto, un po' mi lasciava perplessa. Di storie
sulla magia, streghe e compagnia bella ne ho lette ben poche, insomma dopo
Harry Potter la mia dose di magia e stregoneria pensavo di averla raggiunta,
insomma la Rowling è imbattibile.
Ma poi con il passare delle
pagine...è come cambiato qualcosa..la trama è diventata più coinvolgente e la
storia più..intrigante (non a caso l'ho finito in tre giorni)..
La perenne guerra tra
cacciatori di streghe e streghe viene come incorporata dai pensieri di Sarah,
da quello che prova in ogni singola occasione, da come cerca in tutti i modi di
non commettere errori già fatti in passato, e questo rende tutto meno da
"Harry Potter".
Se Sarah è la strega buona
Susan sua sorella, è la sua metà cattiva diciamo. trasgressiva, impavida, ma
comunque legata molto alla sorella e questo è decisamente un punto a suo
favore.
Le due sorelle insieme sono
una forza della natura, incontrastabili. Non a caso sono le due streghe più
antiche che si siano mai viste in giro.
Ritornate entrambe a Salem,
troveranno una situazione complicata, ma che comunque non è differente da
quella che avevano lasciato 300 anni prima, quando il fantomatico uomo
affascinante dal mantello nero le aveva trasformate in streghe.
Il modo in cui sia Sarah, sia
Susan prendano a cuore la situazione delle nuove streghe di Salem, insegnando
loro tutto ciò che sanno, viene descritto abbastanza bene..ma..perdonatemi
forse sono abituata ad altro, ma anche in questo punto mi è sembrato troppo
sbrigativo, poco dettagliato; certo, mettendomi nei panni della scrittrice
forse mi renderei più conto delle difficoltà.
I personaggi maschili di
questa storia..non mi hanno preso particolarmente. Scott è un ragazzino che si
è fatto immischiare in una situazione piu grande di lui, non capendo
esattamente cosa stesse succedebdo o quanto fosse pericoloso il tutto; per non
parlare del fatto che si innamora di Sarah ma inizialmente lo fa solo perchè i
cacciatori glielo impongono come "gavetta" per entrare a far parte di
questo gruppo di maschilisti e riscattare così il nome della famiglia, dato che
il padre si era rifiutato di diventare un cacciatore di streghe.
È uno di quei personaggi che
per quanto mi riguarda che ci sia o meno non cambia assolutamente nulla.
D'altro canto Marco..marco
l'ho odiato per l'intera storia; insomma non gli hanno insegnato che non si fa
dell'erba tutt'un fascio?!..miseriaccia..
È il cattivo della storia,
naturalmente senza di lui e di tutta la combricola di maschilisti non ci
sarebbe stata la storia...però..ecco quando arriva alla fine e scopre di essere
figlio di un cacciatore ed di una strega..li un po' mi ha fatto pena.
La storia termina con un
bellissimo colpo di scena (della serie anche i cattivi hanno il cuore tenero) e
forse è stato proprio questo a dare qualche punto in più al libro..
Va beh..insomma, l'ennesima
lotta tra il bene ed in male in cui il bene trionfa..:D
benissimo..direi che come
libro è discretamente consigliabile, ma...non aspettatevi troppo..:D
alla prossima
ragazzi!!..*.*..