lunedì 24 marzo 2014

RECENSIONE DI UN LIBRO: STRYX - IL MARCHIO DELLA STREGA

buon Giorno a tutti cari lettori!!..come di consueto sono in ritardissimo..ma comunque..eccomi qui..a vostra disposizione!!
..allora..settimane un po'..altalenanti..specialmente d'umore..il che mi ha reso difficile la scelta del libro..insomma..alla fine ho optato per l'ennesimo fantasy messo da parte per..chissà quale motivo..:D
ma insomma io sono cosi..:D
così mi sono detta..ma si dai..proviamo..e il libro promosso per questa recensione è..Stryx-il marchio della strega..(chissà perchè cerco sempre libri con titoli e sottotitoli..:P)



Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore, Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l'esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L'unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigioazzurro, Scott, il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di "S" posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.



Connie Furnari è nata a Catania, il 6 Dicembre del 1976 e ha iniziato a inventare storie non appena ha imparato a scrivere.
Si è laureata in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe dell’infanzia.
Ha vinto numerosi premi con le sue poesie e ha pubblicato racconti in diverse antologie. Scrive per la rivista on line Fantasy Planet e aderisce a numerosi siti letterari.
Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica.
Scrive fiabe per bambini, fantasy, urban fantasy e paranormal romance.



Recensione:
allora..parto dicendo che inizialmente mi sembrava un po'..sciatto. mi spiego: sapete quei libri per ragazzini da 12-15 anni, che mentre leggi pensi "boh..chissà perchè ho scaricato questo libro".
Insomma, non mi prendeva molto, poi la storia tra Sarah, la strega buona, e Scott, il ragazzo figo mortale della scuola, ignaro di tutto, un po' mi lasciava perplessa. Di storie sulla magia, streghe e compagnia bella ne ho lette ben poche, insomma dopo Harry Potter la mia dose di magia e stregoneria pensavo di averla raggiunta, insomma la Rowling è imbattibile.
Ma poi con il passare delle pagine...è come cambiato qualcosa..la trama è diventata più coinvolgente e la storia più..intrigante (non a caso l'ho finito in tre giorni)..
La perenne guerra tra cacciatori di streghe e streghe viene come incorporata dai pensieri di Sarah, da quello che prova in ogni singola occasione, da come cerca in tutti i modi di non commettere errori già fatti in passato, e questo rende tutto meno da "Harry Potter".
Se Sarah è la strega buona Susan sua sorella, è la sua metà cattiva diciamo. trasgressiva, impavida, ma comunque legata molto alla sorella e questo è decisamente un punto a suo favore.
Le due sorelle insieme sono una forza della natura, incontrastabili. Non a caso sono le due streghe più antiche che si siano mai viste in giro.
Ritornate entrambe a Salem, troveranno una situazione complicata, ma che comunque non è differente da quella che avevano lasciato 300 anni prima, quando il fantomatico uomo affascinante dal mantello nero le aveva trasformate in streghe.
Il modo in cui sia Sarah, sia Susan prendano a cuore la situazione delle nuove streghe di Salem, insegnando loro tutto ciò che sanno, viene descritto abbastanza bene..ma..perdonatemi forse sono abituata ad altro, ma anche in questo punto mi è sembrato troppo sbrigativo, poco dettagliato; certo, mettendomi nei panni della scrittrice forse mi renderei più conto delle difficoltà.
I personaggi maschili di questa storia..non mi hanno preso particolarmente. Scott è un ragazzino che si è fatto immischiare in una situazione piu grande di lui, non capendo esattamente cosa stesse succedebdo o quanto fosse pericoloso il tutto; per non parlare del fatto che si innamora di Sarah ma inizialmente lo fa solo perchè i cacciatori glielo impongono come "gavetta" per entrare a far parte di questo gruppo di maschilisti e riscattare così il nome della famiglia, dato che il padre si era rifiutato di diventare un cacciatore di streghe.
È uno di quei personaggi che per quanto mi riguarda che ci sia o meno non cambia assolutamente nulla.
D'altro canto Marco..marco l'ho odiato per l'intera storia; insomma non gli hanno insegnato che non si fa dell'erba tutt'un fascio?!..miseriaccia..
È il cattivo della storia, naturalmente senza di lui e di tutta la combricola di maschilisti non ci sarebbe stata la storia...però..ecco quando arriva alla fine e scopre di essere figlio di un cacciatore ed di una strega..li un po' mi ha fatto pena.
La storia termina con un bellissimo colpo di scena (della serie anche i cattivi hanno il cuore tenero) e forse è stato proprio questo a dare qualche punto in più al libro..
Va beh..insomma, l'ennesima lotta tra il bene ed in male in cui il bene trionfa..:D

benissimo..direi che come libro è discretamente consigliabile, ma...non aspettatevi troppo..:D

alla prossima ragazzi!!..*.*..